Condizioni che fanno decadere le agevolazioni prima casa
Condizioni che fanno decadere le agevolazioni prima casa
Diventa sempre più difficile ottenere le agevolazioni fiscali connesse all’acquisto della prima casa se non si trasferisce la residenza entro 18 mesi dall’atto di compravendita previsti dalla legge. Se si possono fare delle eccezioni, per casi fortuiti o di forza maggiore imprevedibili al momento della stipula (secondo quanto stabilito dalla risoluzione 140/2008), la Cassazione con una serie di sentenze sta circoscrivendo sempre di più le cause accettabili che impediscono di spostare la propria residenza.
Mancata costruzione
L’ultima pronuncia della suprema Corte è relativa al 12 marzo, quando la sesta sezione della Cassazione civile ha stabilito che non si possono ottenere i benefici fiscali se a impedire il cambio di residenza è la mancata ultimazione di un appartamento in costruzione, “atteso che, in assenza di specifiche disposizioni, non vi è ragione di differenziare il regime fiscale di un siffatto acquisto rispetto a quello di un immobile già edificato”.
Ritardi nello sfratto
Non è causa di forza maggiore per ottenere i benefici fiscali neanche l’impossibilità di trasferire la propria residenza a causa di uno sfratto per finita locazione fissato per un termine successivo rispetto ai 18 mesi previsti dalla legge fiscale (sentenza 13177 dell’11 giugno 2014). Allo stesso modo non ostacola il cambio di residenza il mancato rilascio da parte del conduttore (ordinanza n. 7764 del 2 aprile 2014).
Abitabilità tardiva
L’agevolazione fiscale prima casa si perde anche se non si trasferisce la propria residenza a causa del ritardato rilascio del certificato di abitabilità. Questo perché le lungaggini burocratiche non sono imprevedibili (ordinanza n. 2527 del 5 febbraio 2014).
Nessuna scusa
Sembra insomma che la legge non accetti scuse per il mancato trasferimento della residenza al fine dei benefici prima casa, che vengono concessi solo con l’effettiva iscrizione nel registro dei residenti e non con una situazione di fatto data dal trasferimento concreto.
I benefici
Chi compra la prima casa ha diritto a pagare delle imposte ridotte rispetto a quelle per l’acquisto di una seconda casa o di un altro tipo di immobile. Dal 1° gennaio del 2014 infatti per l’acquisto della prima casa si pagano un’imposta di registro del 2% e di imposte ipotecaria e catastale di 50 euro ciascuna. Per le altre tipologie di immobili, se si compra da un privato si paga un’imposta di registro pari al 9%, mentre se si compra da un’impresa costruttrice si devono pagare l’Iva al 10%, più le imposte di registro, ipotecaria e catastale pari a 200 euro ciascuna.
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