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I quartieri di Cagliari

I quartieri di Cagliari

I quartieri che compongono la città di Cagliari sono trentatré; quattro di questi costituiscono il centro storico cittadino, attorno al quale, dalla prima metà del XX secolo, è andata formandosi la città moderna, inizialmente dalla espansione dei due quartieri storici di Stampace e Villanova.

Centro storico

I quartieri della Marina e di Castello costituiscono il cuore più antico dell’odierna Cagliari

Il centro storico di Cagliari corrisponde alla conformazione che i pisani diedero alla città nel corso del duecento e nei primi due decenni del trecento. Attorno al quartiere fortificato detto Castel di Castro, sede del potere, si svilupparono tre quartieri destinati ad ospitare le abitazioni e le attività dei popolani: La Marina, Villanova e Stampace.

Castello
Castello è il principale quartiere storico di Cagliari, caratterizzato dalla sua posizione elevata sul resto della città e dalla cinta muraria che lo circonda; venne fondato dai pisani sul colle loro ceduto dalla giudichessa Benedetta nel 1217. Grande rilevanza storica gli deriva dall’aver ospitato le sedi delle principali istituzioni del Regno di Sardegna (particolarmente il Viceré e gli Stamenti). I più noti monumenti cittadini si trovano in questo quartiere: le torri pisane di San Pancrazio e dell’Elefante, il Duomo, il Palazzo Reale, il Bastione di Saint Remy e il polo museale della cittadella dei musei.

La Marina
La Marina è il quartiere sorto tra il Castello e il porto di Cagliari, anticamente abitato prevalentemente da pescatori, mercanti e tutti coloro che lavoravano presso il porto. Numerose sono le testimonianze storico-artistiche nella Marina, cominciando dai resti della Caralis romana che si estendeva (e si estende ancora oggi) sotto l’attuale quartiere, sino alle numerose chiese, tra cui si ricorda la parrocchia di Sant’Eulalia.

Stampace
Stampace, sorto a ovest di Castello, era il quartiere anticamente caratterizzato da numerose botteghe di artigiani e artisti. Da sempre è legato a Sant’Efisio e ai festeggiamenti di Maggio, per la presenza della chiesa, sorta secondo la tradizione sopra il carcere del santo.
Dalla espansione di Stampace si sono gradualmente formati i quartieri moderni della zona ovest di Cagliari.

Villanova
Il quartiere Villanova, a est di Castello, era anticamente abitato da contadini, che lavoravano i vasti campi e le vigne che circondavano la zona. Ancora oggi le abitazioni del quartiere si presentano generalmente più umili e con un minore sviluppo in altezza rispetto ai palazzi degli altri quartieri storici. Durante la Settimana Santa le vie del quartiere si animano di cagliaritani e turisti che assistono alle varie processioni, organizzate dalle arciconfraternite della Solitudine e del Santissimo Crocifisso, che hanno i loro oratori a Villanova.
Dall’espansione di Villanova si sono formati i quartieri moderni della zona est di Cagliari.

Città moderna

Sant’Avendrace
Anticamente isolato dal resto della città e detto Borgo di Sant’Avendrace, il quartiere sorge poco lontano dallo Stagno di Cagliari (o di Santa Gilla) ed è attraversato dall’importante e trafficato Viale Sant’Avendrace da cui è possibile osservare la Grotta della Vipera, un sepolcro di epoca romana. Nel viale si affacciano ancora alcune delle basse casette che un tempo erano dimora dei pescatori della vicina laguna, in passato unici abitanti del luogo. Il Viale Sant’Avendrace termina nella piazza omonima, da cui cominciano il Viale Elmas e il Viale Monastir, ovvero rispettivamente i tratti iniziali della SS 130 e della SS 131

Tuvixeddu/Tuvumannu
Il quartiere prende il nome dai due colli di Tuvixeddu e Tuvumannu, sopra i quali si estende, e sui quali si trovano anche importanti testimonianze archeologiche, in particolare la necropoli punica. Tuvixeddu/Tuvumannu confina a est con Stampace, a nord con Is Mirrionis, a ovest con San Michele e a sud con Sant’Avendrace.

Is Mirrionis
Quartiere del secondo dopoguerra che sorge ai piedi del colle di Tuvumannu. Il quartiere è dotato di scuole elementari e medie, asilo nido, mercato rionale (sito in Via Quirra) e numerose linee di autobus che lo collegano efficacemente con il centro città.
Le chiese principali sono San Pietro e Paolo e Sant’Eusebio. Il Parco di Monte Claro costituisce il suo principale polmone verde, seguito dal parco del Castello di San Michele (che però sorge al confine del quartiere con la zona di Bingia Matta). È delimitato dalle vie Is Mirrionis, Cadello, Pipia, Serbariu, Quirra, Meilogu, Campeda, Abruzzi ed Emilia.

San Michele
Il quartiere di San Michele, che sorge nei pressi dell’omonima piazza, è caratterizzato da abitazioni di tipo popolare. La sua via principale è Via San Michele. Il confine di quartiere è delimitato dalla Piazza Sant’Avendrace, da Viale Monastir (fino al Cimitero) e dalle vie Monte Sabotino, Emilia, Abruzzi e Puglia.

Quartieri di Sant’Avendrace, San Michele e Mulinu Becciu
Il quartiere nacque nei primi decenni del 1900 all’interno dell’azienda agricola della nobile famiglia cagliaritana dei Carboni che si estendeva da Viale Monastir sin oltre Piazza San Michele.
Il primo nucleo ebbe origine dalla trasformazione degli edifici agricoli dell’azienda in abitazioni popolari e si chiamò “Case di Villa Carboni” o “Villaggio Carboni”. Successivamente don Michele Carboni junior lottizzò l’intera tenuta tracciando e costruendo anche le strade: Via Tofane, Via Buccari, Via Col Del Rosso, Via Bosco Cappuccio, Via Maglias, Via Monte Zebio, Via Monte Grappa, Via Hermada, Piazza San Michele (ex Campo Carboni) e altre ancora come Via Montefior, non più esistente.

Possiede una parrocchia, intitolata alla Madonna della Medaglia Miracolosa e vi sorge l’omonimo Cimitero di San Michele, il più grande della città e dell’hinterland cagliaritano. Unica testimonianza storico-artistica del quartiere è la Villa Carboni, risalente al XVII secolo.

Mulinu Becciu
Mulinu Becciu (in italiano: “Vecchio Mulino”) è situato nella periferia nord-occidentale di Cagliari, oltre Sant’Avendrace e San Michele. Si è sviluppato nei primi anni ottanta, in parte come rione di edilizia popolare, in parte come sede di palazzi residenziali. Sorge su una zona leggermente collinare e sulla quale un tempo si trovavano campi coltivati a vite (proprio per questo una zona ubicata tra il quartiere e il parco del Castello di San Michele è denominata Bingia Matta, ovvero vigna di proprietà dei Matta) ed i mulini per macinare da cui il quartiere prende il nome. Confina con il quartiere di Bingia Matta in territorio cagliaritano e con quello di Su Planu, in territorio di Selargius.

Caratteristiche salienti del contesto urbanistico sono la bassa densità di traffico automobilistico e la facilità di accesso alle maggiori arterie stradali come l’Asse Mediano di Scorrimento, la S.S.130, S.S.131 e S.S.554. Notevole la vicinanza all’ospedale Brotzu, all’acquedotto, al parco del Castello di San Michele, al Cimitero di San Michele, e soprattutto all’Aeroporto di Cagliari-Elmas.

Bingia Matta
Bingia Matta è un tranquillo quartiere, per lo più residenziale, risalente ai primi anni settanta. È situato ai piedi del Parco del Castello di San Michele, suo principale polmone verde, ove un tempo sorgeva una vigna (bingia in sardo) dal cui appezzamento prende il nome (Vigna di proprietà Matta). È ben servito da asili, scuole di ogni ordine e grado, uffici pubblici o di servizio pubblico (Abbanoa) e linee di autobus che lo collegano col centro città. Al suo confine è presente anche un mercato rionale (Via Quirra). Ben collegato ai principali snodi di accesso alla città (asse mediano e S.S. 554, 130 e 131) oltre che con l’aeroporto di Cagliari-Elmas. La sua chiesa è intitolata a San Massimiliano Kolbe. Delimitano il quartiere le Vie Campeda, Abruzzi, Cornalias, Quirra, Meilogu e il Parco del Castello di San Michele. Recentemente è stato oggetto di un concorso europeo, promosso dal comune di Cagliari, per la realizzazione di un complesso residenziale di altissima qualità.

San Benedetto
Risalgono agli anni trenta le prime costruzioni nei pressi della piazza principale (ubicate allora in aperta campagna nelle vicinanze della strada di collegamento tra Cagliari e il centro di Quartu Sant’Elena), che diedero vita all’originario nucleo abitativo.

Solo vent’anni più tardi, soprattutto a causa della massiccia richiesta di nuove abitazioni da parte dei cittadini che avevano perduto le loro durante la guerra, il quartiere fu protagonista, insieme ad altri rioni della stessa città, di una rapida espansione edilizia che lo vide crescere e occupare zone sino ad allora del tutto periferiche. Ultimata in pochi anni la costruzione dei palazzi, San Benedetto assunse, sulla pianta di Cagliari, l’attuale forma poligonale, con centro nell’omonima piazza e vertici corrispondenti ad altri punti centrali della città (le Piazze: Repubblica, Garibaldi, Dante poi intitolata a Papa Giovanni XXXIII, da Palestrina).

La Vega
Il quartiere La Vega sorse nel 1930 ed è situato nella zona centro-nord di Cagliari. Tranquillo quartiere residenziale con abitazioni di medio e alto livello. Nel suo confine inferiore ospita il Parco di Monte Claro, che si estende per numerosi ettari e soprattutto d’estate è sede di concerti e diverse manifestazioni culturali e di svago. Nel confine superiore ospita i Giardini Pubblici, un altro parco cittadino di recente ristrutturazione.

All’interno del quartiere si trovano: la Casa dello Studente (grattacielo sede di appartamenti in affitto a studenti universitari), la Facoltà di Lettere e Filosofia, la Facoltà di Ingegneria, l’Istituto di Geologia e Mineralogia dell’Università di Cagliari e i campi universitari del CUS Cagliari, che comprendono: un campo da calcio in erba, due campi da calcetto, un campo da hockey, quattro campi da tennis, piscina, palestra, un palazzetto di recente costruzione con campo da basket/pallavolo; queste strutture sono allocate in un’area chiamata “Sa Duchessa”.

Sono due le scuole presenti nel quartiere: La Scuola media “Mameli” di via Piceno e il Liceo Ccientifico “Pacinotti” di via Liguria, che con le sue circa 70 aule e laboratori è una delle più grandi di Cagliari. Nel cuore del quartiere La Vega sorge la Chiesa Parrocchiale di San Francesco d’Assisi, edificata nella seconda metà del XX secolo.

Fonsarda
Edificato a partire dagli anni quaranta è oggi un quartiere residenziale molto tranquillo compreso fra Piazza Giovanni XXIII, Via Castiglione, Via Biasi, Via dei Giudicati e Via Cao di san Marco. Abitato perlopiù dalla classe media cittadina, è composto da palazzi di medio livello e giardini curati.

Da segnalare la presenza del T-Hotel, di recente costruzione, di numerosi impianti sportivi e della nuova estensione del parco di Piazza Giovanni.

CEP
Sorto attraverso un progetto di edilizia popolare a metà anni ’60 nel quadro nazionale delle costruzioni civili popolari, il suo fulcro sono cinque “grattacieli” contornati da una serie di villini a schiera di due piani, un campetto da calcio ed uno da basket, un cineclub e una chiesa originariamente guidata dal parroco don Aldo Matzeu, particolarmente amato dagli abitanti del quartiere e a cui è stata dedicata una via ed un busto davanti alla storica parrocchia del Cep. A circa quarantacinque anni dalla sua creazione il CEP si è dotato di tutti i servizi: asili, scuole, farmacia, mercati e varie possibilità per le attività sportive; il comune ha provveduto inoltre alla sistemazione di numerose aree verdi.

Quartiere Europeo
Il Quartiere Europeo si trova al confine tra i quartieri Genneruxi, Fonsarda, Piazza Giovanni XXIII, Cep e Viale Marconi. Costituito soprattutto da ville singole mono/bi familiari di notevoli dimensioni, è un quartiere a bassa densità abitativa e ad alta presenza di verde pubblico e privato. Per quanto riguarda i servizi posside un asilo e viene attraversato dalle linee 1, 30 e 31 e dalla Metropolitana leggera di Cagliari; si trovano inoltre il Convento di San Giuseppe, ex maneggio di proprietà della famiglia Mannatzu, ora adibito a locale per cerimonie private e la Chiesa medioevale di Sant’Alenixedda circondata da un semplice ma elegante giardino. È presente nelle vie del quartiere una sede del Rotary Club e il Consolato del Principato di Monaco.

Sant’Alenixedda
Quartiere che si pone tra l’omonima Via di Sant’Alenixedda, Piazza Giovanni XXIII e Via Ottone Bacaredda. L’edificio più rappresentativo è il Teatro Lirico di Cagliari.

Genneruxi
Situato ai piedi di Monte Urpinu, Genneruxi è sorto nei primi anni settanta. È un quartiere nettamente residenziale e profondamente tranquillo. Composto perlopiù da palazzi signorili, grandi ville e villini, Genneruxi è caratterizzato dalle vaste aree verdi, dagli ampi viali alberati e dalle piazze, usuale ritrovo di bambini e adulti.

All’interno del quartiere si trovano diverse scuole, una fermata (“Genneruxi”) della Metropolitana leggera di Cagliari e varie fermate dell’autobus n° 6. La parrocchia della zona è il Santissimo Crocifisso, alla quale è annesso un oratorio ben organizzato.

Genneruxi è considerato (insieme a Monte Mixi, Quartiere del Sole e Quartiere Europeo) uno dei quartieri più esclusivi e più quotati per quanto riguarda i prezzi degli immobili.

San Giuliano
San Giuliano (in sardo: Santu Lianu) è ubicato sotto le falde orientali del colle di Monte Urpinu (nelle cui pendici settentrionali sorgeva il Convento Benedettino di San Giuliano e di cui non è rimasta traccia) e termina sulle sponde del canale che delimita in questo versante lo Stagno di Molentargius. È parte integrante del quartiere di Genneruxi.

Monte Urpinu
Questo quartiere è prevalentemente residenziale, sito a poca distanza dal centro e considerato uno dei quartieri più quotati per prezzi immobiliari. Zona prevalentemente verde, prende il nome dall’omonimo colle: Monte Urpinu. È dotato una strada panoramica, Viale Europa, e un piccolo Parco. Intorno al colle si sono sviluppate una serie di costruzioni (prevalentemente palazzi di media altezza), destinati all’uso residenziale.Nel quartiere si trovano vari negozi di articoli di necessità e di supermercati.

Quartieri Bonaria e Monte Urpinu
Fu costruito a partire dagli anni cinquanta, dalla pineta di Monte Urpinu (da qui il nome di una delle sue vie principali, Via della Pineta), ma vide la sua vera espansione dagli anni settanta, quando fu quasi totalmente edificato, lasciando comunque alcune piazze e viali alberati, che danno al quartiere una vocazione di quartiere verde della città. Ospita l’Ospedale Binaghi.

Bonaria
Area anticamente occupata prima da un borgo pisano e poi dalla cittadella aragonese, prende il nome dal termine medioevale Bagnaria che indicava la presenza nella zona di una costruzione termale di epoca romana. Oggi il quartiere è densamente popolato e, oltre ad alcune pregevoli villette, si trovano numerosi alberghi e palazzi. Ospita il Santuario di Nostra Signora di Bonaria e il Cimitero Monumentale di Bonaria.

Monte Mixi
Piccolo quartiere situato tra Viale Diaz e gli impianti sportivi di Via Rockefeller, è costruito su un piccole colle detto “Monte Mixi”. Confina con i quartieri di Bonaria, Monte Urpinu, La Palma e Sant’Elia.

La Palma
La Palma sorge tra le saline e la spiaggia del Poetto. Qui si trova inoltre la vecchia chiesetta delle saline e la nuova chiesa del SS. Nome di Maria sorta nei primi anni ottanta. Nel quartiere ha sede la circoscrizione numero 5 che comprende altri sette quartieri della città. Sono presenti una scuola elementare e un asilo, delle società sportive di basket e calcio, e vengono proposte diverse opportunità di aggregazione giovanile grazie al gruppo scout che vi opera.

Quartiere del Sole
Quartiere nato tra gli anni settanta e gli anni ottanta, composto da palazzi di 5 piani (in media) e case indipendenti (limitrofe alle saline). È un quartiere residenziale che costeggia, con i quartieri La Palma e Calamosca (San Bartolomeo), Viale Poetto e le Saline di Stato. Le scuole elementari “Del Sole” e medie “Colombo” sono situate in Via del Sole.

Borgo Sant’Elia e Nuovo Borgo Sant’Elia
Il quartiere sorge a ridosso di un’area una volta paludosa, vicino al Faro di Sant’Elia nell’estremità sud-orientale di Cagliari. In origine questo era un borgo di pescatori. La via diretta per entrare nel quartiere, che appare come un borgo quasi isolato dal continuum urbano, è il viale Borgo Sant’Elia. Nel piazzale di fronte al mare, il largo Sant’Elia, sorge il Lazzaretto di Sant’Elia, edificato attorno al 1600 come area di ricovero, ed oggi trasformato in un centro culturale.

A nord di questo negli anni settanta è stata costruita un’area popolare, lungo la Via Schiavazzi, a breve distanza dallo stadio Sant’Elia. Il nuovo quartiere consta di palazzi di grandi dimensioni. La linea storica di trasporto pubblico urbano che collega questo borgo al resto della città è la linea 6, una volta filoviaria, oggi automobilistica ed estesa anche alla zona nuova.

San Bartolomeo
San Bartolomeo si estende lungo tutto l’omonimo viale. Il quartiere, adibito a utilizzo residenziale, è diviso in due zone: la zona alta, più recente, (che comprende Via Francesco Alziator, Via Francesco Loddo Canepa, Via Renato Prunas, Via Rafaelo Delogu) e la zona bassa, più antica (che comprende Via San Bartolomeo, Via Vergine di Lluc e piazza San Bartolomeo), dove si trova anche la seicentesca Chiesa di San Bartolomeo.

Poetto
Il quartiere Poetto, ubicato nell’area compresa tra l’omonima spiaggia e le ex saline di Cagliari, si estende dall’Ospedale marino al porticciolo turistico di Marina Piccola, lungo il viale Poetto. Negli anni ottanta l’abbattimento degli storici “casotti” determinò la scomparsa della bianchissima sabbia, spazzata via dal forte maestrale cagliaritano. Attorno al 1910 il nobile Michele Carboni junior vi costruì il primo stabilimento balneare chiamato “Il Poetto” che poi cedette nel 1922 a Efisio D’Aquila.

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Ed ecco alcuni esempi:

Esavano panoramico Via Manzoni

Quadrivano signorile Via Alghero

Ultimo piano panoramico Via Koch

Signorile pentavano Via Mameli

Quadravano ultimo piano Via Pintor

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