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Parliamo di Cagliari

Parliamo di Cagliari

Parliamo di Cagliari

Cagliari è un comune italiano di 154.543 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia e della regione Sardegna.

La città di Cagliari è il cuore di una delle quindici città metropolitane italiane previste. La sua area metropolitana, comprendente oltre al capoluogo i comuni ad esso conurbati, conta una popolazione di 422.308 abitanti.

Sede universitaria e arcivescovile e città dalla storia plurimillenaria, è il centro amministrativo storico dell’isola essendo stata, sotto la denominazione di Karalis, capoluogo della provincia di Sardinia et Corsica durante il periodo romano e successivamente capitale del Regno di Sardegna, dal 1324 al 1720, e poi dal 1798 al 1814. Il suo porto è classificato “internazionale” per via della sua importanza; svolge funzioni commerciali, industriali, turistiche e di servizio per passeggeri.

Cagliari si affaccia al centro del Golfo degli Angeli, nella costa meridionale della Sardegna. La città, che si sviluppa intorno al colle dello storico quartiere di Castello, è delimitata ad est dalla Sella del Diavolo e dallo stagno di Molentargius, a ovest dallo Stagno di Cagliari, a sud dal mare e a nord dal Colle di San Michele e dalla pianura del Campidano.

Ha in comune con Roma, Lisbona e Istanbul il fatto di essere stata costruita su sette colli che identificano altrettanti quartieri cittadini: Castello, Tuvumannu/Tuvixeddu, Monte Claro, Monte Urpinu, Colle di Bonaria, Colle di San Michele, Calamosca/Sella del Diavolo.

La città è caratterizzata infatti da zone collinari, dove sorgono i quartieri storici, e da zone pianeggianti, dove è situata la maggior parte dei quartieri sorti a partire dal XIX secolo.

Clima
Il clima della città è tipicamente mediterraneo, con inverni miti ed estati calde e siccitose. I valori estremi estivi talora superano di poco i 40 °C (a volte con tassi di umidità assai elevati), mentre quelli invernali, solo in condizioni particolari e rare, scendono leggermente sotto lo zero. Frequenti i venti, soprattutto il maestrale e lo scirocco; d’estate la brezza marina diurna da scirocco (detto s’imbattu in cagliaritano) abbassa la temperatura e rende più tollerabile la calura.

La fondazione di Cagliari secondo la leggenda
La leggenda vuole che Caralis sia stata fondata da Aristeo, figlio del dio Apollo e della ninfa Cirene, giunto in Sardegna dalla Beozia nel XV secolo a.C. circa. Aristeo introdusse in Sardegna la caccia e l’agricoltura, riappacificò le popolazioni indigene in lotta fra di loro e fondò appunto la città di Calaris, sulla quale in seguito regnò.

Storia novecentesca e contemporanea
La legione dei Carabinieri, edificio del periodo fascista
Nel 1924 il Governo Mussolini varò la cosiddetta Legge del Miliardo stanziando più di un miliardo di lire per la modernizzazione della Sardegna, che in buona parte andrà a Cagliari. È in questi anni che vengono costruite importanti opere pubbliche, molte delle quali realizzate da un giovane progettista comunale, Ubaldo Badas, le cui architetture originali contribuiscono ad abbellire la città sia negli anni trenta che nel dopoguerra, come il Parco delle Rimembranze, il Terrapieno e parte dei Giardini Pubblici. Tuttavia, grazie all’attenta amministrazione di Enrico Endrich, fascista convinto ma dotato di libero pensiero, a Cagliari non vengono realizzate opere pubbliche tali da stravolgere il tessuto cittadino originario.

Cagliari dopo i bombardamenti, 1943
Durante la seconda guerra mondiale, Cagliari subì numerosi bombardamenti (l’80% della città venne più o meno gravemente colpito, tanto che Cagliari fu dichiarata Città Martire e ricevette una medaglia d’oro al valore militare) dei quali si possono ancora vedere i segni in alcune zone del centro storico. I bombardamenti cominciarono il 17 febbraio del 1943, con l’arrivo sui cieli di Cagliari di un centinaio di aerei statunitensi. Molti i morti (quasi 100 in città).

Tra il 26 e il 28 febbraio 1943 si hanno i bombardamenti più pesanti, con la distruzione di molti luoghi importanti per Cagliari, come il Teatro Civico, il Bastione di San Remy, la chiesa di San Giuseppe, la chiesa di Sant’Anna, il Municipio, la Stazione delle Ferrovie dello Stato, e altri.

Nel 1948 diventa ufficialmente capoluogo della Sardegna secondo l’articolo 2 dello Statuto della Regione autonoma della Sardegna. Dal secondo dopoguerra in poi la popolazione di Cagliari crebbe ulteriolmente fino a raggiungere un massimo di 220.000 abitanti circa nel 1981. Nel corso del XX secolo il centro urbano si è esteso fino al litorale del Poetto e alla zona di Monte Urpinu facendo sorgere i quartieri di San Benedetto, Bonaria, La Vega, Tuvumannu e San Michele.

Monumenti e luoghi di interesse
La lunga storia e le varie dominazioni e influenze provenienti dall’esterno hanno contribuito a donare alla città un’importante patrimonio culturale e architettonico.

Per quanto riguarda i periodi storici più antichi si segnalano la Necropoli di Tuvixeddu, di età fenicio-punica, e l’Anfiteatro romano, risalente al II secolo.

Cuore medioevale della città è il quartiere fortificato di Castello, che fino alla seconda guerra mondiale, fu la residenza dei nobili. Degni di nota sono anche i quartieri storici di Stampace, Marina e Villanova. Il primo era il quartiere dei borghesi e dei mercanti, il secondo era il quartiere dei pescatori e marinai, il terzo quello dei pastori e dei contadini.

Architetture religiose
Basilica di San Saturnino: Rappresenta la più antica chiesa della Sardegna di cui si abbia notizia; edificata nel V secolo e rimaneggiata in età romanica, è stata ristrutturata e riconsacrata di recente.
Cattedrale di San ta Maria: Costruita nel corso del duecento venne elevata al rango di Cattedrale nel 1258. Originariamente in stile romanico pisano, ha subito vari rifacimenti nel corso dei secoli.
Santuario di Nostra Signora di Bonaria: Complesso costituito dal piccolo Santuario trecentesto e dalla Basilica sorta nel XVIII secolo.
Necropoli di Tuvixeddu: È la più grande necropoli punica esistente e sorge sul colle omonimo. Oltre alle tombe puniche sono presenti anche sepolcri di epoca romana.
Architetture civili
Anfiteatro romano: Realizzato durante l’età imperiale, poteva contenere 10.000 spettatori e ospitava lotte gladiatorie e spettacoli teatrali.
Palazzo reale (o viceregio): Edificato in epoca aragonese, fino al 1847 era la residenza dei viceré e, in alcune occasioni, dei Re del Regno di Sardegna.
Antico Palazzo di Città: Fu sede municipale della città di Cagliari dal periodo aragonese fino ai primi del Novecento.
Palazzo Boyl: Palazzo nobiliare in stile neoclassico situato nel quartiere di Castello e risalente alla metà dell’Ottocento.
Palazzi liberty: Serie di palazzi sorti fra Ottocento e Novecento su commissione dalle crescente borghesia imprenditoriale cagliaritana , fra gli esempi più significativi si possono citare la Palazzata di Via Roma, il Palazzo Valdés, Palazzo Balletto, Palazzo Merello, Palazzo Accardo, ecc..
Palazzo dell’Università: Di epoca sabauda, ospita il rettorato e la biblioteca universitaria.
Palazzo Vivanet: Palazzo in stile neogotico costruito sul finire dell’Ottocento si trova nella Via Roma fronte stazione ferroviaria.
Nuovo palazzo civico: Attuale sede municipale, venne ultimato nel 1907 ed è intitolato ad Ottone Bacaredda. Lo stile eclettico dell’edificio riprende modelli gotico-catalani e liberty.

Architetture militari
Castello di San Michele: L’edificio fortificato sorge sul colle omonimo e rappresenta uno dei pochi esempi di architettura risalenti al periodo giudicale sopravvissuti fino ai giorni nostri.
Mura e torri pisane (Torre dell’Elefante, Torre di San Pancrazio, Torre dello Sperone, Torre dell’Aquila)
Il Bastione di Saint Remy: Venne costruito alla fine del XIX secolo sulle mura antiche della città, risalenti agli inizi del XIV secolo, collegando fra loro i tre bastioni meridionali della Zecca, di Santa Caterina e dello Sperone, per unire il quartiere Castello con quelli sottostanti di Villanova e Marina.

Zone umide
La Laguna di Santa Gilla
(3.000 ettari di superficie) a ovest e lo Stagno di Molentargius a est (17,6 km²), riconosciuti come zone umide protette da varie leggi regionali e della comunità europea, offrono asilo a notevoli colonie di fenicotteri che da anni vi nidificano, creando un ambiente simile a quello della Camargue francese. Mentre per lo specchio d’acqua del Molentargius è stato messo in atto un piano turistico e di rivalutazione ambientale, con bonifiche e apertura al pubblico di parte del parco, a Santa Gilla vi è ancora una situazione in molti punti di degrado, con parte dello stagno interrato nel 1980 per la realizzazione del Porto Canale.

Parchi
Parco di Monte Urpinu (247.000 m²)
Parco del colle di San Michele (253.000 m²)
Parco di Terramaini (127.000 m²)
Parco di Monte Claro (250.000 m²)
Orto Botanico (50.000 m²)
Parco della ex-vetreria Pirri (25.000 m²)
Giardini pubblici (17.000 m²)
Giardino sotto le mura
Parco naturale Molentargius-Saline (16.000.000 m²)
Laguna di Santa Gilla (13.500.000 m²)
Parco delle Rimembranze

Spiagge
Il Poetto (in sardo Su Poettu) è la principale spiaggia di Cagliari che si estende per circa otto chilometri, dalla Sella del Diavolo sino al litorale di Quartu Sant’Elena.

Altra spiaggia frequentata è la piccola spiaggia di Calamosca situata nel tratto di mare tra la zona di Capo Sant’ Elia e il Poetto.

Tradizioni e folclore
Cagliari e la sua area demologica presentano molte manifestazioni antropologiche peculiari, eredità dei vari popoli che hanno influenzato la storia della città.

Numerose sono le feste religiose che la città ha praticato nel corso dei secoli. Molte si svolgono ancora oggi, mentre di altre se ne è mantenuto solo il ricordo nella memoria orale o nella tradizione letteraria.

Nel periodo di Carnevale si svolgono delle sfilate di maschere accompagnate dal ritmo della ratantira, con carri artigianali e costumi che riprendono in chiave carnevalesca quelli cagliaritani, in particolar modo quello della Panetiera. Nel corso del Novecento la tradizione del Carnevale è stata portata avanti dalla GIOC, associazione della Gioventú Italiana Operaia Cattolica, con sede fino al 2007 nella chiesa di Santa Restituta in Stampace. Da quando l’associazione non ha più una propria sede, poiché revocata da parte dell’allora Arcivescovo, si è dovuta sospendere momentaneamente la manifestazione tradizionale, lasciando il posto a una più commerciale riservata ai bambini.
Nel periodo pasquale le varie arciconfraternite organizzano i riti della Settimana Santa e della Pasqua.
Il giorno di pasquetta si svolge inoltre una processione dedicata a Sant’Efisio, per sciogliere il voto per la grazia concessa nel 1793 quando per sua intercessione le navi francesi che bombardavano Cagliari vennero portate via dal vento in tempesta. Come le altre feste dedicate al Santo Guerriero, viene organizzata dall’Arcinconfraternità del Gonfalone.
Il 1º maggio si celebra un evento religioso e culturale di grande importanza in Sardegna: la festa di Sant’Efisio martire, una processione annuale che si svolge per sciogliere il voto fatto al santo dalla città durante l’epidemia di peste del 1656. Per l’occasione, nel capoluogo si concentrano decine di gruppi in costume tipico provenienti da tutta l’isola, centinaia di cavalieri e numerosi carri addobbati (chiamati traccas) trainati dai buoi. Tutti insieme partecipano alla grande sfilata nel centro di Cagliari che ha fine con l’arrivo in Via Roma del cocchio con la statua del santo la quale viene poi trasportata fino a Nora presso la chiesa a lui dedicata. Il 4 maggio il simulacro del santo fa il suo rientro a tarda notte nella sua chiesa cagliaritana.

Sempre a maggio si svolgono i festeggiamenti per Sant’Ignazio da Laconi e per san Francesco da Paola, in quest’ultimo caso si può seguire una suggestiva processione a mare.

Nel mese di luglio è la volta della festa con la caratteristica processione a mare, di Nostra Signora di Bonaria, per l’occasione decine di imbarcazioni imbandierate accompagnano il simulacro della Vergine nelle acque del porto.

Il 15 agosto si festeggia l’assunzione di Maria. Mentre nella tradizione italiana la Madre di Dio viene raffigurata come una creatura “viva”, a Cagliari, e in Sardegna generalmente, viene raffigurata come addormentata. La Dormitio della Vergine è una tradizione bizantina (per la parte spirituale) e catalana (soprattutto per la parte della vestizione). In tale data avviene una processione in cui il simulacro della Madonna è adagiato come addormentato su un letto, coperta da un velo.

Il Patrono della città è San Saturnino, che si festeggia il 30 ottobre.

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Ed ecco alcuni esempi:

Esavano panoramico Via Manzoni

Quadrivano signorile Via Alghero

Ultimo piano panoramico Via Koch

Signorile pentavano Via Mameli

Quadravano ultimo piano Via Pintor

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